Possiamo considerare il gioco (o comportamento ludico) come un comportamento privo di un fine “serio” durante il quale vengono eseguiti “senza serieta’” , moduli comportamentali espressi con assoluta serieta’ in altri contesti (A. Mori, Dizionario di Etologia di D.Mainardi; ed. Einaudi, 1992).
Pur essendo un comportamento fine a se stesso, il gioco rappresenta un elemento determinante nella salute fisica e mentale del cane, ed e’ per questo che e’ necessario dargli la dovuta importanza.
Il gioco puo’ essere classificato come gioco sociale (con altri individui), individuale (effettuato da soli), strumentale (con oggetti) o di relazione (fuga-inseguimento, relazione).
Il gioco e’ una sorta di esercitazione attraverso la quale i soggetti giovani apprendono e maturano nozioni utili per la vita adulta riguardanti svariate sfere comportamentali.
Attraverso il gioco vengono messi in atto, senza serieta’, dei moduli comportamentali propri della sfera riproduttiva, di caccia, alimentare ecc che vengono perfezionati attraverso i momenti ludici per poi essere riprodotti nei corrispettivi comportamenti seri.
L’attivita’ ludica favorisce il processo si socializzazione, favorendo lo sviluppo di nuovi legami sociali ed il miglioramento della comunicazione.
Soprattutto nei suoi primi mesi di vita il cane attraversa la “fase di socializzazione”, impara cioe’ ad interagire con i propri simili e con altre specie.
Il gioco e’ la via principale per imparare a relazionarsi, ed e’ per questo fondamentale dare al cucciolo la possibilita’ di giocare libero e senza guinzaglio con tantissimi cani, diversi per eta’, sesso e caratteristiche estetiche.
In questo modo il cane imparera’ a relazionarsi con i suoi simili e, da adulto, piu’ difficilmente sviluppera’ forme di aggressivita’ intraspecifica, paure o fobie verso altri cani.
Il cane e’ un animale sociale che mantiene, per tutta la vita, la necessita’ di interagire non solo con l’uomo quanto anche con i suoi conspecifici.
E’ necessario permettere quotidianamente ai cani (siano essi cuccioli o adulti) di giocare ed interagire con gli altri cani in spazi appositi e liberi dal guinzaglio.
Il comportamento di gioco permette, inoltre, di acquisire la padronanza del proprio corpo e del mondo esterno in cui l’animale vive.
Il cane ha sviluppato alcuni segnali che servono ad indicare la motivazione ludica.
Il piu’ utilizzato di questi segnali e’ l’inchino: Il cane abbassa la parte anteriore del corpo e si sfrega il muso con gli arti anteriori scodinzolando
Altri segnali sono: un approccio esagerato e rude, l’andatura molleggiante, avvicinarsi ed allontanarsi, dare zampate in faccia, fare movimenti della zampa senza contatto fisico, abbaiare.
I cani cominciano a giocare tra loro a 3 settimane di eta’ e a 3,5 settimane di eta’ compare l’inchino.
E’stato dimostrato che, per quanto i cani mantengano per tutta la vita la necessita’ di giocare con gli altri cani, il gioco tra cani non riduce la frequenza del gioco tra cane e proprietario (Horwitz, 2003) e i cani che vivono con altri cani non presentano una minore incidenza di gioco con i proprietari (Rooney, 1999).
Nel gioco con le persone i cani sono generalmente meno possessivi, meno competitivi e in generale piu’ interattivi.
Le caratteristiche di apprendimento, socializzazione e adattamento ambientale fanno del gioco uno strumento utile e molto efficace nell’educazione del cucciolo (periodo di socializzazione e giovanile).
Il gioco puo’ essere usato durante l’educazione del cucciolo premiando il cucciolo quando si comporta bene giocando con lui o presentandogli e concedendogli un giocattolo.
Giocare non significa portare il cane al parco e farlo correre e sfrenare sperando che si stanchi: cosi’ facendo il cane accumulerebbe solo adrenalina senza realmente scaricarsi.
Il gioco con il cane deve sempre essere controllato e puo’ essere condotto anche a casa o comunque in ambiente chiuso.
Spesso i proprietari peccano in fantasia proponendo ai cani sempre gli stessi giochi (lancio della pallina, tira e molla, lotta) e conducendo inoltre tali giochi in maniera del tutto disordinata.
Giocare con il cane e’ un modo per migliorare la relazione cane-proprietario, per far scaricare energie al cane e per premiare comportamenti appropriati.
Il gioco deve sempre essere condotto con calma senza usare mani, braccia e gambe nel giocare con il cane ma interponendo sempre un oggetto.
Se il cane si agita o mordicchia durante il gioco e’ necessario bloccare immediatamente l’interazione con lui e ignorarlo completamente fino a quando non si sia calmato.
E’ necessario portare il cane soventemente in un’area recintata per farlo giocare senza guinzaglio o usare un guinzaglio o una corda molto lunga per farlo giocare fuori.
I giochi del cane devono essere numerosi e vari (per materiale e non solo per forma) e devono essere ruotati frequentemente in modo da essere sempre interessanti.
Esempi di gioco:
Riporto
Il riporto e’ un gioco molto interessante ed educativo per il cane: l’ideale sarebbe usufruire di 2 palline in modo che, per afferrare quello che ha in mano il proprietario, il cane lasci quello che gli era stato lanciato in precedenza.
Non bisogna mai tentare di strappare l’oggetto dalla bocca del cane altrimenti otterremo piuttosto che si allontani da noi per difendere il possesso dell’oggetto; se, invece, mettiamo sotto il naso del cane un bocconcino lui certamente aprira’ la bocca e lascera’ cadere il gioco.
Se, a quel punto, diciamo “lascia” sara’ per lui facile apprendere il comando.
Tira e molla
– giocare al tira e molla sempre e solo con un gioco che sia abbastanza lungo da permettere a cane e proprietario di agguantarlo senza toccarsi reciprocamente.
– Usare sempre lo stesso oggetto in modo che il cane capisca che si puo’ giocare solo con quello e non cerchera’ di prendere cuscini o vestiti.
– Mettere via il gioco dopo aver giocato.
– SI IL CANE TOCCA CON LA BOCCA DURANTE IL GIOCO IL GIOCO E’ FINITO!! Se il cane mordicchia (anche se inavvertitamente) mentre si sta giocano al tira e molla lasciare immediatamente la presa senza dire niente. Chiedere al cane di sedersi e se si siede premiarlo riprendendo il gioco, se non si siede allontanarsi dal cane.
– Durante il gioco chiedere piu’ volte il “lascia” avvicinando un premio al muso del cane. Chiedere al cane di sedersi e ripresentargli il gioco.
Insegnare al cane a prendere i suoi giochi
– Ogni volta che il cane prende o gioca con un suo oggetto premiarlo e dargli un bocconcino
– Cercare di capire quali sono i giochi preferiti del cane e comprarne vari
Giocare al cerca
– raccogliere tutti i giochi del cane dalla stanza mentre il cane e’ in un’altra stanza.
– mettere un gioco in bella vista con su un pezzo di cibo.
– fare entrare il cane nella stanza e dire CERCA.
– rendere il cerca sempre piu’ difficile nascondendo il gioco sempre meglio
Giochi di “naso”
L’utilizzo del fiuto nel gioco con il cane e’ un aspetto intrigante dell’interazione con lui.
Nel cane il sistema olfattivo e’ il principale mezzo di comunicazione tanto che si puo’ dire che i lcane si configuri il mondo sotto forma di “immagine olfattive”.
Stimolare il fiuto del cane significa, indirettamente stimolare le sue capacita’ cognitive al pari dei giochi che, nella nostra specie, permettono ai bambini piccoli di allargare il loro vocabolario.
– Nascondere cibo (sotto foglie, giornali, coperte, mensole, tappeti)
– Cercare al buio
– Gioco del “guscio”(nascondere cibo sotto bicchieri, vasi, tazzine, scolapasta ecc) e premiare il cane quando riconosce l’oggetto sotto cui e’ nascosto il cibo
– Piste: disporre dei bocconcini nel prato creando inizialmente una linea retta e successivamente aggiungendo degli angoli e dire al cane di “trovare”.
Giochi di “Problem solving”
Si tratta di splendide metodologie di gioco in cui il cane ha la possibilita’ di usare la mente.
In pratica, si tratta di proporre dei giochi ideati per portare il cane a trovare la soluzione a problemi di crescente difficolta’.
Ogni gioco e’ differente e deve essere adattato al soggetto che deve svolgere il compito.
I vantaggi dell’attivazione mentale sono innumerevoli: lo sviluppo delle capacita’ cognitive e della capacita’ di ragionare del cane, l’acquisizione da parte del soggetto di maggiore sicurezza in se’, il consolidarsi della relazione tra cane proprietario.
– Cibo nascosto in: scatole di cartone, secchielli, ciotole capovolte ecc (premiare il cane quando, oltre ad aver identificato l’oggetto sotto cui e’ nascosto il cibo, riesce a capire come fare per prendere il cibo)
– Far ruotare la bottiglia: inserire dei croccantini in una bottiglia di plastica vuota che verra’ trapassata da una matita e mantenuta dal conduttore in modo che il cane capisca come far ruotare la bottiglia per ottenere i premi
– Il cassetto: nascondere del cibo in cassetti e portare progressivamente il cane a capire come aprirli.
– Giochi distributori di cibo (kong, snack ball)
Competizione
Il problema piu’ importante che puo’ generarsi durante il gioco strumentale (piu’ raramente durante il gioco sociale) e’ lo sviluppo del comportamento di competizione.
La competizione e’ un comportamento manifestato da due o piu’ individui per acquisire o mantenere il possesso e/o il controllo di una o piu’ risorse.
La tendenza a competere varia da soggetto a soggetto.
Il grado di competizione (forza con la quale si esprime) dipende dall’indice di motivazione sviluppato dai contendenti in quel momento.
Il comportamento di competizione puo’ produrre stati emotivi indesiderati come frustrazione, irritazione, aggressivita’, con conseguenze di conflitto sociale nei confronti dei proprietari
Per questa ragione lo sviluppo di comportamenti competitivi e’ da sconsigliare nella normale educazione del cane.
Nei programmi di educazione del cucciolo e’ previsto l’insegnamento a “ritualizzare” il comportamento competitivo e a “rinunciare” al possesso della risorsa in cambio di un premio alternativo.
Se il cane manifesta frequentemente dei comportamenti competitivi e’ necessario rivolgersi ad uno specialista.
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